DIN DON DAN
In me c’era un bambino giovane
che si scagliava incontro all’impossibile
magari a volte vinceva e poi
tornava tra gli uomini come noi
con una fantasia più forte
della fatica di scalare un monte,
con la voglia di aprirsi le porte
e guardare verso l’orizzonte
ed i suoi occhi sprizzavano vita
il cuore una gioia infinita,
qualche volta nostalgia
per le cose buttate via.
Ora sono più grande
e più serio di fuori,
il tempo ha lenito
gli istinti più duri
ma se tornasse quel rombo di tuono
e vedesse come sono buono
pur essendo molto timido
non esiterebbe a distruggermi subito:
tre volte buono significa stupido!?!?
P.S. Se è vero che la scuola rincoglionisce il giovane, l’unico modo per svegliarsi è completare gli studi.
Se viceversa fosse il giovane a farsi rincoglionire, la soluzione sarebbe invecchiare rimanendo giovani dentro: sempre con la stessa voglia di volare incontro all’impossibile.
28/12/1993